Cappella di S.Rocco
Il più antico documento che cita questa Cappella, è il testamento del fu Giovanni Antonio Giaccone di Lesegno, datato 13 aprile 1637.
Con questo testamento il Giaccone, per le grazie che asserisce aver ricevute da S. Rocco, lega alla Cappella la sua casa, aia, sito e prato, posti nella contrada “Borio”.
Nel 1737 si fece dipingere l’attuale ancona dal pittore Martini di Carrù.
Nel 1947, il Parroco Don Arnaldi, ristrutturò la Cappella, demolendo il porticato anteriore, la Sacrestia e modificando la forma delle finestre.
Su una parete laterale esterna, venne posizionata la lapide dei caduti Lesegnesi della prima e seconda guerra mondiale.
Sopra la porta d’ingresso fu posizionata la lapide , in marmo di Carrara, che oggi possiamo vedere, sulla quale sono incise frasi di pietà verso i caduti e la riconoscenza per la protezione Divina e di S. Rocco, su Lesegno, nel corso della seconda guerra Mondiale.