Chiesa di S.Francesco Saverio La Missione

Mondovì

La chiesa delimita il lato sud di piazza Maggiore. Era la chiesa dei Gesuiti, dedicata a San Francesco Saverio, su disegno dell’architetto ed incisore Giovenale Boetto di Fossano (1603-1678), ingegnere e scenografo di casa Savoia. Iniziata nel 1665, fu consacrata nel 1678. La facciata in arenaria è del Boetto nella parte inferiore, di autore sconosciuto nella superiore. La chiesa è collegata da un corridoio al collegio dei Gesuiti. I Gesuiti vollero costruirla secondo i loro moduli: un’unica navata, cioè un unico spazio con un vertice architettonico. La pianta ha un significato, così come l’importante decorazione pittorica: affidata ad Andrea Pozzo (1642-1709), confratello, geniale pittore figurista e quadraturista. Pozzo inventa una architettura dipinta, ricca e pienamente barocca, in cui inserisce la vita di san Francesco Saverio. Utilizza un effetto di illusione creando una finta volta ed un effetto prospettico molto esasperato, ove un unico punto di osservazione consente al nostro occhio di vedere forme precise. Tali tecniche pittoriche hanno un intento religioso: il fedele va condotto ad una giusta visione. Quando l’ordine dei Gesuiti fu sospeso nel 1773, la chiesa passò alla Missione di San Vincenzo de’ Paoli. All’interno si trova la macchina d’altare opera di Pozzo, rara testimonianza di un tipo di arredo sacro tipicamente barocco. Dopo il soggiorno a Mondovi’il Pozzo continuo’ a viaggiare e dipingere in modo frenetico. A Roma ha dipinto la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola entrando a far parte dei protagonisti del barocco romano.

 

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